E chi lo dice che il numero 17, così come il gatto nero, portano sfortuna? È il caso del 17 febbraio data in cui dal 1990 si celebra la giornata Giornata nazionale del gatto. Il gatto è sempre stato oggetto di leggende e credenze popolari, come le sette vite o il gatto nero che porta sfortuna: da questo punto di vista la scelta del giorno 17 non è quindi casuale. I gatti, nei difficili mesi di lockdown e distanziamento, sono stati i migliori amici degli italiani, aiutandoci a superare i periodi di solitudine e lontananza. L’interesse online sul portale italiano di Idealo (sito dedicato allo shopping online) nei confronti dei prodotti per gatti è infatti quasi raddoppiato nel corso dell’ultimo anno, con un trend di crescita maggiore rispetto a quello dei prodotti per cani.
Le ricerche online di prodotti per animali negli ultimi 12 mesi sono più che raddoppiate (+127,0%) secondo Idealo, portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi, segno che molti italiani, nei mesi più difficili della pandemia, hanno deciso di approfittare del tempo a disposizione e della permanenza a casa per compiere il passo decisivo e adottare un compagno animale da accudire e con cui condividere le giornate, specialmente quelle dei bambini senza scuola e amici.
La festa del gatto che si celebra il 17 febbraio è l’occasione per l’Ente Nazionale Protezione Animali di rendere omaggio ad un animale, da sempre fondamentale nella storia dell’uomo e che ormai è sempre più presente nelle nostre case. “Lo scorso anno – afferma il Presidente nazionale Enpa – solamente la nostra associazione ha dato in adozione 9500 gatti, il 15% in più rispetto allo scorso anno. L’Enpa da sempre si adopera per proteggere e accudire questo incredibile animali. Sono oltre 10mila i gatti che abbiamo sterilizzato, più di duemila i soccorsi, 5 mila quelli che abbiamo ospitato nelle nostre strutture e 2000 gli interventi chirurgici che abbiamo effettuato. Ai gatti vanno doppi auguri perché ci hanno dato compagnia e conforto due volte in più quello che fanno abitualmente”.
Fonte: FIADAA