Dopo una lunga interruzione motivata con le misure di distanziamento sociale, finalmente il Ministero della Salute ha riaperto la possibilità delle adozioni di animali ospitati in canili e rifugi. Le adozioni «sono non solo consentite, ma favorite» precisa il Ministero.
Riaprono anche le terapie assistite con animali e le attività di accudimento dei canili.
Carla Rocchi, Presidente nazionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali, commenta: «Finalmente si riparte senza alcuna esitazione! Ci sono tantissimi animali che stanno aspettando di iniziare una nuova vita e per questo voglio ringraziare il lavoro fatto dai tecnici e dai dirigenti del Ministero della Salute. L’Enpa in tutto questo periodo con i suoi volontari non ha mai smesso di operare nei limiti delle normative vigenti per tutelare gli animali e stare accanto alle famiglie più fragili».
Cosa stabiliscono le nuove misure
Per quel che riguarda le adozioni, al fine di favorirle sarà consentito l’ingresso degli adottanti nelle strutture, nel rispetto delle norme volte a garantire il distanziamento sociale ed evitando assembramenti.Ma cosa fare se l’animale è destinato ad essere adottato in un’altra regione o Stato membro? In questo caso devono essere utilizzati trasportatori autorizzati, con mezzi idonei o tramite corrieri, nel pieno rispetto delle norme sul benessere durante il trasporto. Per quanto riguarda le adozioni dai canili verso cittadini residenti all’interno dell’Unione Europea, le modalità devono rispettare quanto indicato nella procedura operativa per le adozioni internazionali.
Estratto da: rivistanatura.com